Che cos’è: è il documento che ogni anno delinea l’assetto organizzativo, la programmazione educativa, la partecipazione delle famiglie e l’integrazione nel sistema territoriale dei servizi educativi.
Estratto: La giornata al nido
E’ di fondamentale importanza che nell’organizzazione del servizio nulla sia lasciato al caso e che tutti gli interventi e le decisioni siano supportati da un attento processo di riflessione.
In particolare, per quanto riguarda la strutturazione dei vari momenti della giornata, è indispensabile che si tengano in considerazione due aspetti distinti ma strettamente interconnessi:
- la funzione di sostegno che l’adulto è chiamato a svolgere;
- il bisogno di autonomia che caratterizza ciascun bambino e che deve adeguatamente essere promosso e supportato.
Se da una parte non è opportuno che i bambini siano esposti a stress eccessivi o a richieste che possano rappresentare fonti di ansia perché sostanzialmente incongruenti, dall’altra sarebbe altrettanto fuorviante pensare di strutturare la giornata e le attività del nido basandosi soltanto su ciò che essi “sanno già fare”.
Saper rispettare i loro tempi, mettendoli in condizione di ricevere l’aiuto minimo necessario per diventare autonomi e attivi in tutto ciò che li riguarda, richiede la capacità di aspettare e di non intervenire sempre e comunque in qualità di “più esperti”.
Si pensi al momento della merenda o a quello del pranzo: entrambi rappresentano un esempio significativo di come si possa impostare la vita del servizio, al fine di promuovere e supportare l’autonomia e la competenza del bambino.
Già a partire dal primo anno di nido, è possibile strutturare questi momenti in modo da favorire l’attribuzione di senso nei confronti di “ciò che si fa insieme” e promuovere la conquista dell’autonomia da parte di ciascun bambino.
E’ evidente che nel corso dei tre anni esistono delle grosse differenze rispetto all’organizzazione della giornata e alle operazioni che i bambini sono in grado di compiere in maniera sempre più autonoma; tuttavia è necessario partire dal presupposto che anche i “piccoli” possono iniziare da subito a partecipare in maniera attiva alla vita in comune. Ad esempio, mantenendo livelli di complessità diversificati a seconda dell’età e delle capacità individuali, è possibile coinvolgere direttamente i bambini nella preparazione e nella distribuzione della merenda o del pranzo.
I bambini più grandi, ad esempio, possono essere coinvolti nelle attività di apparecchiare la tavola, distribuire il cibo e l’acqua agli altri bambini e agli educatori o riordinare una volta che il pasto è concluso. I bambini devono essere messi in condizione di poter sbagliare, ritentare e magari ri-sbagliare per poi intraprendere nuovi tentativi e fare nuove ipotesi, non solo a livello individuale ma anche insieme ad altri bambini.
La giornata al nido è scandita dai tempi previsti per attività “informali”, le routines quali pranzo, sonno, cambio, e per attività “formali” che si svolgono secondo tempi e spazi organizzati dalle educatrici, al fine di accogliere il bisogno di intimità e sicurezza, di orientamento e autonomia dei bambini e delle bambine con esperienze didattiche e percorsi formativi specifici.
Tali attività sono regolate in base all’età e pertanto la giornata sarà organizzata secondo gruppi di età diverse:
- Inizio mattina all’arrivo (7.30-9.00): accoglienza e gioco libero
- Quando ci siamo tutti (9.15-9.30): gioco delle presenze, spuntino
- Cambio del pannolino
- A metà mattina: (10 circa) attività strutturate o gioco libero in grande o piccolo gruppo
- Per i più piccoli riposino
- Fine mattinata (11:30): momento del pranzo
- Dopo pranzo (12.30 circa): cambio e momento del riposo per i bambini che rimangono al nido anche nel pomeriggio
- Metà pomeriggio (dalle 15 alle 16 circa): cambio, merenda e attività di gioco libero
- Pomeriggio ore 16/16:30
- Seconda uscita pomeriggio ore 17/17:30
- Terza uscita pomeriggio ore 18/18:30
Il nido d’infanzia “Tre piccoli gufi” è composto da due sezioni: grandi-medi (“i gufetti) e piccoli (“le civette”).